Il funzionamento della macchina aereofotogrammetrica si basa un un processo chimico che impressiona l'immagine catturata su una pellicola.
Quest'ultima, affinché sia possibile formarvi sopra l'immagine, è solitamente composta alla basa da poliestere con uno strato antialone per evitare riflessi interni. Successivamente vi sono posti strati che consistono in un'emulsione di micro cristalli di alogenuro d'argento dispersi in specifiche gelatine. Essi servono a rendere la pellicola sensibile alla luce e, di conseguenza, rendono possibile imprimere un'immagine su di essa. Ciò avviene grazie ad un'esposizione di luce, controllata tramite l'obiettivo della macchina aereofotogrammetrica.
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