Per capire quanto sia importante la macchina aereofotogrammetrica basta tornare indietro nel tempo ed analizzare ad esempio il mito delle "Isole Fortunate".
Queste isole vennero citate per la prima volta da Omero nell'Odissea, che le descrisse come un luogo paradisiaco, dove non esiste l'inverno e la neve.
Diodoro Siculo, che parla di una sola isola, la localizza nell'Oceano a giorni di navigazione al di là delle Colonne d'Ercole e la descrive come un antico possedimento cartaginese.
Plutarco invece le ritiene invece distanti circa 10.000 stadi (1.600 km) dall'Africa.
Il mito che le riguarda fa parte della letteratura greca, probabilmente di Esiodo, che poté ricavare informazioni dai racconti dei Fenici.
Vengono descritte come isole dal clima dolce con una lussureggiante vegetazione che fornisce cibo agli uomini senza che ne lavorino la terra. Infatti si pensava che gli dei mandavano alcuni eroi a viverci un'eterna vita felice.
Ci furono molte questioni riguardo la localizzazione di queste isole, cosa oggi impensabile con le attrezzature disponibili come la macchina aereofotogrammetrica.
I primi a localizzarle esattamente, ovvero le odierne Isole Canarie, furono Plinio il Vecchio e Tolomeo.
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